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Un sogno per dei ragazzi – Casa di Benedetta

Raccolta fondi di Associazione Abakhi : Un sogno per dei ragazzi – Casa di Benedetta (gofundme.com)

“Casa di Benedetta è l’Italia che vogliamo costruire, il paese nel quale crediamo.

Casa di Benedetta è il nostro modo di conservare l’umanità, di accogliere l’umanità, la più fragile, la più indifesa, e salvarci insieme. Una casa in cui accogliere bambini e ragazzi che vivono situazioni di difficoltà, in cui avviare con loro percorsi di formazione e inserimento lavorativo, restituendogli la speranza di un futuro migliore.

Una casa che rispecchia il mondo in cui vogliamo vivere:

ricco di vita, aperto all’incontro, plurale, di tutti.”

L’associazione Abakhi ha realizzato un sogno: una comunità educativa per minori. Nel 2017 ha ricevuto in comodato d’uso gratuito un immobile dai Padri Monfortani al centro di Reggio Calabria. I lavori di messa a norma e di adeguamento alle normative vigenti, sono durati quasi tre anni e hanno richiesto un grande sforzo di energie e sopratutto economiche. Sono stati tantissimi i volontari che ci hanno aiutato e le realtà che ci hanno sostenuto. Abbiamo deciso di intitolarla “Casa di Benedetta” nel ricordo sempre vivo di Benedetta Nieddu del Rio, giovanissima ragazza reggina scomparsa pochi anni fa a causa di un brutto male. I genitori hanno costituito in sua memoria la Fondazione Benedetta è la Vita, compagna di strada in questo percorso. La casa oggi è piena di vita, vissuta dai minori ospiti, provando così a dare una nuova possibilità alle loro vite.

L’associazione Abakhi ha sulle spalle un debito di € 40.000 nei confronti della ditta che ha eseguito i lavori di ristrutturazione e adeguamento. La stessa credendo nei valori del progetto ha deciso di farsi carico dei costi pur di aprire le porte della comunità ai ragazzi. E’ giusto, adesso, ripagare gli sforzi fatti. 

I lavori eseguiti hanno previsto: nuovi impianti idrici ed elettrici, nuove tramezzature, la realizzazione ex novo di 7 bagni, realizzazione di una cucina industriale, una lavanderia. Rifacimento di una buona parte di pavimentazione, rifacimento di tutta la tinteggiatura della casa, impermeabilizzazione della terrazza, impianto di climatizzazione caldo/freddo, pannelli per il solare termico.

Inoltre, la casa è stata allestita con mobili nuovi: soggiorno/refettorio, camere dei ragazzi con letto comodino, armadio e scrivania.

Grazie a chi decide di sostenerci e di continuare a credere in questo splendido progetto.

Un sogno che finalmente dopo 3 anni, diventa realtà

CASA DI BENEDETTA che sarà il nostro modo di conservare e accogliere l’umanità, la più fragile, la più indifesa. Il progetto “Casa di Benedetta” prende avvio grazie al comodato d’uso gratuito di un immobile, da parte dei Padri Monfortani di Reggio Calabria, Da quel momento nasce e prende forma l’ambiziosa idea di poter dare una casa, un nido e un ambiente familiare, stimolante e sano a bambini e ragazzi in difficoltà, in cui possano intraprendere un percorso di crescita secondo le loro attitudini e potenzialità, un cammino evolutivo che regali loro nuove prospettive.

Tutti noi dell’Associazione Abakhi ci teniamo a ringraziare la Fondazione Benedetta è la Vita onlus” che ci ha sostenuti in questo lungo percorso e tutte le persone, le associazioni e realtà che hanno contribuito con donazioni e con il servizio all’interno della struttura, che hanno reso possibile il raggiungimento di questo ambizioso traguardo, con il supporto e il sostegno che è stato offerto, finalmente tanti bambini e ragazzi del nostro territorio e non solo, avranno l’occasione di vivere nuove prospettive e sane esperienze.”

https://fb.watch/4eW8SwbyIm/

Condividiamo e ringraziamo chi ci sostiene in questa battaglia

La notizia delle contestazioni mosse ad alcuni disperati senzatetto della città di Reggio Calabria, denunciati per avere occupato abusivamente alcuni spazi di un edificio pubblico abbandonato e violato le norme emergenziali limitative della libertà di circolazione, ripropone ancora una volta il problema della marginalità sociale, acuita e resa ancor più drammatica in questo momento storico di grave emergenza sanitaria, che espone i più poveri a rischi ben maggiori per mancanza di condizioni igieniche minime, smentendo la retorica sull’“egualitarismo” che la pandemia ci avrebbe fatto riscoprire, perché ciò è vero solo in relazione alla comune fragilità biologica umana.
Pur senza entrare nel merito di questi interventi della polizia municipale e impregiudicata la configurabilità o meno di illeciti penali nella condotta dei singoli occupanti (profili che saranno eventualmente rimessi alla valutazione del giudice competente), la magistratura della Sezione di Area di Reggio Calabria, rivendicando il diritto dei magistrati ad interventi pubblici sui temi inerenti la tutela dei diritti e l’affermazione dei principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà sociale, avverte la necessità di offrire al pubblico dibattito le proprie leali riflessioni, su iniziative che finiscono paradossalmente per risolversi nella punizione degli ultimi sol perché esistono.
Nel doveroso bilanciamento tra diritti e principi fondamentali spesso confliggenti, in cui, nel caso concreto, uno di essi può risultare soccombente o recessivo rispetto ad un altro, sarà il giudice a valutare la rilevanza penale e l’eventuale carica di disvalore delle condotte contestate ai senzatetto. Peraltro, nessuno più dei magistrati è consapevole della difficoltà di applicare e interpretare la legge sin dal primo momento, quello in cui sono le forze dell’ordine a dover intervenire.
Ma, sotto un profilo diverso, dobbiamo interrogarci sul progressivo smantellamento dello stato sociale (reso evidente dalle carenze dimostrate nella sanità territoriale), in omaggio ad istanze neoliberiste e ad una esaltazione dell’idea di uno di Stato “minimo”, nonché sulla inadeguatezza di un sistema politico ed economico-sociale che continua a perpetuare le diseguaglianze, oggi ancor di più accentuate dalla grave crisi sanitaria che ha messo in ginocchio l’economia ed il sistema produttivo.
La sostanziale criminalizzazione delle persone che vivono in condizioni di disagio economico e precarietà esistenziale, è figlia di una logica che si illude di sconfiggere con la repressione la povertà e la conseguente marginalità sociale. È un ruolo improprio del diritto penale, che non può sostituirsi agli interventi pubblici necessari a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che generano la stessa marginalità.
Per questo guardiamo con solidale entusiasmo lo straordinario impegno sociale del volontariato, fatto di associazioni e di singoli, che sopperiscono alle manchevolezze delle istituzioni pubbliche nella realizzazione di una società solidale e che gettano un cono di luce su questa vasta schiera di ‘invisibili’, ricordandoci che gli emarginati sono parte della nostra società e non il suo scarto.
Come magistrati, dobbiamo sottolineare con forza che c’è un diritto che continua ad essere ancora negato e che costituisce la precondizione per il concreto esercizio di tutti gli altri costituzionalmente garantiti, ed è il diritto di essere liberi dal bisogno: una libertà di cui gran parte degli esseri umani ancora non gode.


La Sezione di Reggio Calabria di Area Democratica per la Giustizia

I ragazzi di Abakhi che da poco gestiscono anche l’help center proseguono nel loro giro di strada

I senza tetto a Reggio Calabria. Storie di "invisibili" che vengono anche multati per occupazione abusiva

Facendo seguito al nostro articolo in cui raccontiamo le multe per occupazione abusiva ricevute dai senzatetto (👉 trovi qui l'articolo https://bit.ly/2LxwBeI), proponiamo il videoracconto del "giro" dei volontari che assistono i senza fissa dimora. Uno dei clochard, che dimora al Girasole, ci mostra la famigerata multa.👇 LEGGI IL NOSTRO REPORTAGE, segui il link: https://bit.ly/2Z6zuLr

Pubblicato da L'Avvenire di Calabria su Sabato 16 maggio 2020

𝐌𝐞𝐳𝐳𝐨𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐂𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚𝐯𝐢𝐫𝐮𝐬: 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐠𝐠𝐮𝐚𝐭𝐨. 𝐍𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐌𝐮𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐨, 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐥𝐚𝐛𝐫𝐢𝐚

Segui lo streaming sulla pagina Facebook de L’Avvenire di Calabria (ecco il link: https://bit.ly/3eCnEhN) e intervieni in diretta! L’appuntamento è lunedì 20 APRILE ALLE 16.00

Campagna chiusa. Posso offrirti un caffè?

Quante volte diamo per scontata una cosa così quotidiana come il caffè ? Eppure per il nostro grande sogno potrebbe fare la differenza. Con un goccino di latte, decaffeinato, amaro, con un cucchiaino di zucchero, tu come lo bevi ? #IOLOBEVOSOLIDALE Ecco perché questa settimana vi chiediamo di donarci un caffè virtuale a favore del nostro progetto “Casa di Benedetta”, che accoglierà 13 minori in difficoltà e che piano piano, pietra dopo pietra, sta prendendo forma. In questa terra di grandi difficoltà ogni piccolo gesto può fare la differenza. Ogni pietra può essere quella fondamentale. Anche la tua. Il tempo e il costo di un caffè e la diffusione di questa campagna tra tutti i tuoi amici per ottenere l’equivalente di un camion di chicchi di caffè, e darci una grande mano a terminare i lavori a Casa di Benedetta. Dona un caffè o una colazione, basta un click 😊❤☕ Accedendo alla donazione tramite Paypal, è possibile donare da ogni carta e circuito https://www.1caffe.org

“RACCONTIAMOCI SENZA BARRIERE”

È il titolo dell’iniziativa che si è svolta questa mattina, promossa dal Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” Reggio Calabria ,che ha visto coinvolte più realtà su un unico tema : L’importanza e la rilevanza a carattere mondiale della sensibilizzazione sulla disabilità e diversità . 
“Ciascuno di noi ha i suoi bisogni, la sua sensibilità , i suoi tempi.. è necessario rispettarli e prendersene cura. Aiutare chi è in difficoltà è un regalo che ci facciamo! “

Un ringraziamento va :
al Liceo Scientifico Statale “Leonardo Da Vinci” per La promozione della giornata. 
Al referente Prof. Giuseppe Demaio
E al coordinatore Regionale e tutor del progetto nazionale “carovana dello sport integrato” Paola Caruso.

Scautismo, i gruppi di Villa e Campo celebrano la Giornata del pensiero

Il 22 febbraio ricorre la Giornata del pensiero (Thinking Day) in cui Guide e Scout da ogni parte del mondo festeggiano il compleanno dei fondatori del guidismo e dello scautismo. Si rinnova così una tradizione, per Guide e Scout da ogni parte del mondo che festeggiano la ricorrenza con una “riflessione” sul guidismo e sullo scautismo , donando simbolicamente un “penny” per aiutare lo sviluppo del movimento nel mondo. La giornata ha come motto “I muri ribaltati diventano ponti” cui i gruppi di CampoCalabro 1, Villa San Giovanni 1 e Villa San Giovanni 2 hanno dato il significato dell’accoglienza intesa come atteggiamento di confronto con chi è diverso, a partire da chi porta un fazzolettone di colori differenti, a chi è di religione o colore di pelle diversi. 
I ragazzi quest’anno hanno deciso di donare il loro “penny” raccolto all’associazione Abakhi. Un ringraziamento speciale ai gruppi di CampoCalabro1, Villa San Giovanni1 e Villa San Giovanni2 per aver pensato a noi.

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