HELP CENTER

L’help center “Casa di Lena” di Reggio Calabria è un grande progetto di solidarietà che ha l’obiettivo di affrontare e contrastare i fenomeni di disagio sociale presenti nella zona urbana e nelle stazioni. Grazie alla concessione, da parte del gruppo Ferrovie dello Stato, di uno spazio fisico nella zona immediatamente adiacente alla stazione centrale della città, in comodato d’uso gratuito, l’help center si configura come uno sportello di orientamento a cui si possono rivolgere soggetti in difficoltà, al fine di essere indirizzati verso i servizi sociali quali, ad esempio, centri di accoglienza, comunità terapeutiche,  associazioni specifiche e specializzate. Ad oggi, in Italia, sono più di 5 milioni le persone che versano in una situazione di povertà assoluta e che quindi non riescono a far fronte a spese essenziali per il mantenimento di livelli di vita definiti “minimamente accettabili”. In un simile quadro, con una società sempre più urbanizzata e
competitiva, che ha conseguenze terribili sulla salute mentale per l’influenza degli agenti stressanti e degli eventi di vita sfavorevoli, inizia a emergere il chiaro bisogno di interventi di inclusione attiva che incidano significativamente sulla qualità dell’esistenza. La povertà non è solo ascrivibile e definibile come assenza di reddito e insoddisfazione dei bisogni primari, ma si costituisce come un fenomeno complesso e una condizione di mezzi insufficienti che investono la persona in toto nella sua umanità, nelle sue risorse sociali ed educative; così alle rinunce, alle ristrettezze economiche, si aggiunge l’impossibilità di conoscere ed esercitare i propri pieni diritti, l’incapacità di accedere ai servizi, l’isolamento che si fa sempre più pervasivo e alienante. “Casa di Lena” è a questa umanità ferita che si dedica e a cui rivolge un messaggio chiaro: “non siete invisibili, noi ci siamo, noi vi vediamo!”. L’obiettivo quindi è quello di farsi voce e orecchie per gli ultimi, aiutandoli in piccole attività ma estremamente importanti per chi vive in strada: i volontari offrono informazioni sulla città, dopo un’analisi dei fabbisogni, esplicano agli utenti il modo più semplice per rivolgersi ai servizi alla persone (come mense, dormitori, comunità, ospedali), offrono assistenza e orientamento per i disbrighi di pratiche anche attraverso la messa in rete di servizi e consulenza ad hoc ma, soprattutto, con la loro presenza costante, garantiscono un’esperienza di accoglienza semplice e umana. Quando si entra nei locali dell’help center si viene accolti con un saluto, una bevanda calda, qualche merendina e biscotto che non rappresentano
solo beni alimentari ma diventano strumenti di contatto informale: sfamare è importante ma fondamentale è l’incontro per cercare di conoscere i bisogni e, nel piccolo, offrire una prospettiva in cui possano essere soddisfatti. All’help center non si presume di voler cambiare le persone secondo un’immagine preconfezionata, all’help center non c’è profumo di perfezione ma c’è odore di umanità, è un luogo in cui si accolgono le mentalità altrui, anche le più lontane, le più incomprensibili, per assecondare
i bisogni senza presunzione, senza imporre il proprio punto di vista come modello di una società perfetta e riuscita. All’help center ci si presenta, si chiede “come stai?” e “ti posso aiutare? Hai bisogno di qualcosa?” e all’help center si ricevono tanti e tantissimi “no”, tanti e tantissimi assenzi stanchi, tanti e tantissimi silenzi… ma con la costanza, la presenza in punta di piedi e mai giudicante, i risultati arrivano. Potranno passare settimane, talvolta mesi, ma il legame si crea, con pazienza.


LENA

È un po’ la storia di Lena, di cui il luogo porta il nome: Lena abitava al porto in una baracca fatiscente con i suoi cani ed era una donna estremamente riservata, tanto da non aprire nemmeno
la porta ai volontari dell’unità di strada che le portavano il pasto caldo. Quei volontari, però, erano una certezza, una presenza costante e rispettosa, e lasciavano la cena dietro la porta. Così Lena ha imparato a fidarsi, a raccontarsi, ad aprire la porta di casa e ad aspettare fuori la sua chiacchiera e il suo scambio quotidiano. Quella di Lena è una delle innumerevoli storie che i volontari di Reggio Calabria possono raccontare perché in città la povertà è veramente una presenza ingombrante che soffoca uomini, donne, famiglie. Giornalmente si assiste a ragazzi che, ai margini della strada, mendicano per comprare una bottiglia di alcol (alcune volte perfino quello etilico, ne sono prova i casi sempre più in crescita di morte per ingerimento della sostanza nel tentativo di indurre gli effetti psicofisici delle bevande alcoliche commestibili ma ben più costose), padri che si disperano perché non riescono a portare a casa un tozzo di pane a testa per i figli, donne che finiscono con compagni abusanti o nelle tratte, uomini che non riescono ad accedere alle dovute cure sanitarie. Vivere in strada rende il cielo più grande ma anche la vita molto più spaventosa! Diventa un’esigenza offrire un “porto sicuro”, un posto fisico raggiungibile e aperto in cui provvedere a quelle piccole  esigenze di ogni giorno, in cui poter caricare il telefonino, in cui avere accesso a un computer per poter contattare uno dei pochi parenti su Skype o, semplicemente, chiedere consiglio ai volontari o indicazioni su servizi di tutela. Grazie all’osservatorio, oltre a fornire concreto sostegno ai senza fissa dimora e agli indigenti, si garantisce una ricerca costante per l’approfondimento di problematiche sociali emergenti, anche attraverso la piattaforma ANThology per la raccolta dei dati statistici annuali sugli ingressi, e si viene a creare una vetrina accessibile a tutti e rivolta a chi vuole conoscere le iniziative di solidarietà che ruotano attorno alla stazione, da sempre luogo di dimora degli ultimi. Si può, così, avere una fotografia in tempo reale e costantemente aggiornata sulla quantità e la tipologia del disagio nei territori delle stazioni e dei relativi interventi effettuali, in modo da calibrare, in maniera sempre più efficiente ed efficace le forze e le risorse.